ATELIER DELLE ARTI & ATELIER DEGLI INSEGNANTI

ATELIER DELLE ARTI & ATELIER DEGLI INSEGNANTI

Rimini | Bertinoro | 21 – 25 luglio 2018

Un viaggio in compagnia di artisti e maestri

Un’occasione per conoscere e incontrare compagni d’avventura

Direzione artistica | Davide Rondoni e Riccardo Frolloni

 

Il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna e la Fondazione Claudi, propongono l’Atelier delle Arti e l’Atelier degli insegnanti, alcune giornate di incontri e laboratori con artisti di varie discipline (poeti, scrittori, professori universitari, musicisti, artisti, attori, performer). Un’opportunità per vivere l’esperienza dell’arte e confrontarsi in maniera diretta e informale con i maestri. Un invito al risveglio,  per conoscersi, sperimentare, e tenere acceso il fuoco della bellezza. Quest’anno avremo con noi un importante scultore, un musicista in grande carriera, un romanziere, teatranti, e alcuni poeti…

Per la prima volta quest’anno si svolgerà anche l’Atelier degli Insegnanti – due maestri del secondo novecento: Mario Luzi e Giorgio Caproni. Due giorni di approfondimento e discussione di merito e di metodo sul ‘900 e sul contemporaneo rivolto a insegnanti di materie artistiche, letterarie e musicali – valido come aggiornamento – nelle giornate 23-25 luglio, sempre a Bertinoro (con la possibilità di partecipare anche ai due giorni precedenti di Atelier delle Arti).

 

La giornata del 21 luglio si svolgerà presso il Festival “Parco Poesia” di Rimini. Nei giorni successivi l’Atelier si svolgerà presso il Centro Residenziale Universitario di Bertinoro (Ce.U.B.).

 

Iniziativa subordinata a un numero minimo di partecipanti.

 

Iscrizione:  entro e non oltre venerdì 6 luglio 2018 per i partecipanti all’Atelier delle Arti;

                    entro e non oltre venerdì 4 maggio per i partecipanti all’Atelier degli Insegnanti

 

 

PROGRAMMA COMPLETO

Sabato 21 luglio – Parco Poesia festival

Ore 15.00 – Incontro a Rimini, Lapidario Romano – Museo della Città, via L. Tonini
Introduzione di Davide Rondoni e Riccardo Frolloni

In caso di pioggia la giornata del festival si terrà interamente presso la Sala del Giudizio del Museo della Città di Rimini. (Vial Luigi Tonini 1).

partenza in pullman per Bertinoro

 

Domenica 22 luglio

MATTINA

Ore 11.00 Incontro con Paola Bigatto, maestra di dizione

POMERIGGIO

Ore 15.00 Incontro con Davide Sacco e Agata Tomsi (ErosAntEros)teatro

 

Lunedì 23 luglio – inizio Atelier degli Insegnanti

MATTINA – Insegnanti

Ore 9.00 Incontro con Riccardo Frolloni e Davide Rondoniletture da Mario Luzi

MATTINA – Arti

Ore 11.00 Incontro con Daniele Mencarellipoeta e narratore

 

POMERIGGIO – Insegnanti

Ora 15.00 Incontro con Alberto Fraccacretaletture da Mario Luzi

POMERIGGIO – Arti

Ore 17.00 Incontro con Ugo Rivascultore

Lunedì 24 luglio

MATTINA – Insegnanti

Ore 9.00 Incontro con Alberto Bertoniletture da Giorgio Caproni

MATTINA – Arti

Ore 11.00 Incontro con Roberto Andreonicompositore

 

POMERIGGIO –  Insegnanti

Ore 15.00 Incontro con Antonio Riccardiletture da Giorgio Caproni

POMERIGGIO – Arti

Ore 17.00 Incontro con Giovanni Covinidocumentarista

 

SERA

Reading dei partecipanti all’Atelier delle Arti 2018

 

Martedì 25 luglio

MATTINA

Considerazioni finali

 

Il programma potrebbe subire variazioni

Per informazioni: atelierdellearti@gmail.com
Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna

Via Ugo Foscolo, 7 – 40123 Bologna – Tel 051 2094645 – segreteria.centropoesia@gmail.com

unibo.poesia@unibo.it – www.centrodipoesia.it – facebook: Centrodipoesia Bologna

 

PAOLA BIGATTO

Paola Bigatto, attrice, regista, drammaturga. Alla scuola Paolo Grassi di Milano, dove si diploma attrice nel 1988, incontra Luca Ronconi, che la dirige in una lunga serie di spettacoli  tra cui Gli ultimi giorni dell’umanitàdi K. Kraus, Strano Interludiodi E. O’Neill, Il sognodi A. Strindberg, Quel che sapeva Maisiedi H. James. A scuola, un altro incontro, quello con Thierry Salmon, che la introduce nei laboratori di Renata Molinari. La decennale frequentazione dei laboratori sfocerà in una costante collaborazione con la drammaturga, a partire dal progetto realizzato in occasione del Giubileo del 2000  Passi- camminare, incontrare, fermarsi, un percorso a piedi da Piacenza a Roma lungo la via Francigena. Grazie all’esperienza maturata in questi ambiti, dal 2003 dirada la sua fitta e variegata attività di attrice per dedicarsi prevalentemente a progetti, regie e alla didattica teatrale, a partire dalla realizzazione del monologo La banalità del maleda Hannah Arendt. Ha diretto attori quali Elena Ghiaurov, Graziano Piazza, Anna Gualdo e Massimiliano Speziani, attuando collaborazioni artistiche con diversi specialisti della voce e del movimento, quali Ambra D’Amico e Enrico Bonavera.

È docente di dizione poetica e recitazione presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, presso la Civica Accademia Nico Pepe di Udine e l’Accademia veneta di Venezia; nell’anno scolastico 2009/2010 ha affiancato Luca Ronconi nei progetti della Scuola del Piccolo Teatro di Milano, dove insegna esercizi di recitazione.

Nel maggio del 2012 esce, per le edizioni Titivillus, L’Attore Civile – Una riflessione fra teatro e storia attraverso un secolo di eventi all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, di Paola Bigatto e Renata M. Molinari.

 

DAVIDE SACCO & AGATA TOMSIC

Davide Sacco (regista teatrale, 1979) si è formato in primis attraverso un percorso musicale che, partendo da una base di studi classici di pianoforte e teoria è proseguito spaziando dall’elettroacustica alla musica alternativa più underground, unendosi presto alla passione per le arti visive, il cinema d’autore, la letteratura e le arti performative contemporanee. In seguito, la sua formazione teatrale si è nutrita di importanti esperienze con artisti della scena contemporanea (tra i quali Odin Teatret, Teatro delle Albe, Socìetas Raffaello Sanzio, Teatro Valdoca, Fanny & Alexander, Teatrino Clandestino, Motus, Francesca Proia, Maurizio Lupinelli, Luigi Ceccarelli, Vincent Longuemare, Schaubühne Find Plus) e di numerosi spettacoli seguiti da spettatore.
Dal 2005 al 2010 è “cresciuto a bottega” con Teatro delle Albe e Fanny & Alexander, partecipando alle produzioni dei due gruppi principalmente come music designer e performer.
Dal 2009 il suo lavoro si è focalizzato sulla regia portandolo a gennaio 2010 a fondare la compagnia teatrale ErosAntEros con Agata Tomsic. La loro ricerca artistica manipola fonti di varia natura, sperimentando linguaggi espressivi disparati, con l’obbiettivo di agganciare il teatro alla vita e fare dell’immaginazione un’arma per trasformare il reale, senza per questo rinunciare al valore estetico della forma. Il loro percorso si articola in due diramazioni, una vicina al teatro musicale e concentrata sul rapporto tra voce e suono (1917Sulla difficoltà di dire la verità), l’altra fondata sull’interrogazione del dispositivo teatrale a partire dalla drammaturgia e focalizzata sul rapporto con lo spettatore (Allarmi!Come le lucciole).

 

AGATA TOMSIC nasce a Capodistria (Slovenia) nel 1986. Sin da bambina studia danza, pianoforte e teoria musicale, partecipa ad alcuni laboratori teatrali per ragazzi e lavora per la Radio e Televisione di Capodistria.

Nel 2005 si trasferisce a Bologna dove si iscrive al corso di laurea in DAMS – Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo (concluso nel 2009 con una tesi sullo spettacolo Heliogabalus di Fanny & Alexander, relatore prof. Marco De Marinis) e partecipa a diversi laboratori con importanti figure della scena teatrale contemporanea (tra cui Vanda Monaco Westerståhl, Teatro delle Ariette, Fanny & Alexander, Cathy Marchand / Living Theatre, Teatro Valdoca, Motus, Csaba Antal, Pathosformel, Anagoor, Francesca Proia, Chiara Guidi / Socìetas Rafaello Sanzio).
A gennaio 2010 incontra Davide Sacco e fonda con lui la compagnia teatrale ErosAntEros.
Consegue la laurea magistrale in Discipline dello spettacolo dal vivo nel 2014 (con una tesi dedicata agli studi sull’immagine, la memoria e le ninfe, intrapresi durante la produzione dello spettacolo Nympha, mane!, relatore prof. Marco De Marinis, correlatrice dott.ssa Silvia Mei), intersecando il suo percorso artistico con una profonda riflessione sul teatro, i metodi compositivi contemporanei e la visione, che porterà i suoi scritti teorici a vincere premi ed essere pubblicati in riviste e antologie.

Dal 2013 focalizza i propri interessi sempre più sul lavoro attoriale, frequentando alcuni maestri internazionali dell’Odin Teatret (Eugenio Barba, Julia Varley e in particolare Roberta Carreri, con cui si forma e collabora a diversi progetti tra il 2014 e il 2016) e partecipando al FIND plus Festival 2015 della Schaubühne di Berlino grazie al progetto Prospero di ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione (conoscendo il lavoro di Grazyna Dylag, Annick Bergeron e Mike Bernardin).
Oltre al lavoro d’attrice, in ErosAntEros condivide l’ideazione e si occupa della drammaturgia di tutti gli spettacoli, perseguendo due principali linee di ricerca, una vicina al teatro musicale e concentrata sul rapporto tra voce e suono (1917Sulla difficoltà di dire la verità), l’altra fondata sull’interrogazione del dispositivo teatrale a partire dalla drammaturgia e focalizzata sul rapporto con lo spettatore (Allarmi!, Come le lucciole). Entrambe manipolano fonti di varia natura, sperimentando linguaggi espressivi disparati, con l’obbiettivo di agganciare il teatro alla vita e fare dell’immaginazione un’arma per trasformare il reale, senza per questo rinunciare al valore estetico della forma.

 

DANIELE MENCARELLI

Daniele Mencarelli nasce a Roma, nel 1974. Vive ad Ariccia. Le sue principali raccolte di poesia sono: I giorni condivisi, poeti di clanDestino, 2001, Bambino Gesù, Tipografie Vaticane, 2001,  Guardia alta, Niebo-La vita felice, 2005, Bambino Gesù, edizioni Nottetempo, 2010 (vincitore del premio Città di Atri, finalista ai premi Luzi, Brancati, Montano, Frascati, Ceppo) figlio, edizioni Nottetempo, 2013. Sempre nel 2013 è uscito La Croce è una via, Edizioni della Meridiana, poesie sulla passione di Cristo. Il testo è stato rappresentato da Radio Vaticana per il Venerdì Santo del 2013. Nel 2015, per il festival PordenoneLegge con Lietocolle, è uscita Storia d’amore. Nel 2018 pubblica il suo primo romanzo “La casa degli sguardi” (Mondadori).

UGO RIVA

Ugo Riva nasce a Bergamo. Il suo lavoro è stato oggetto dell’attenzione di critici quali Mario De MicheliSergio ZavoliVittorio SgarbiElena PontiggiaDonald KuspitGerard XurigeraTimothy J. StandringWolf Gunther Thiel e Flavio Arensi. Nel 2013 è stato nominato membro della Accademia dei Virtuosi al Pantheon. Le sue prime opere giovanili, negli anni Settanta e Ottanta risentono dell’influenza espressionista, in seguito lo studio della statuaria greca, dell’arte rinascimentale italiana e di Canova lo portano ad abbracciare stilemi neoclassici e al recupero di temi mitologici ed epici.

Gli incontri con il gallerista Giuseppe Gastaldelli e il critico Mario De Micheli lo avvicinano poi alle opere di grandi scultori italiani del XX secolo come Arturo MartiniMarino Marini ed Emilio Scanavino, che costituiranno, insieme a Giacomo Manzù e Augusto Perez, ulteriori fonti di ispirazione per l’evoluzione della sua poetica.

Oltre alla scultura, Riva nutre una grande passione per il disegno: nel 2000 ha realizzato l’Evangeliario per l’anno giubilare, l’anno successivo ha poi illustrato un’edizione dei Canti di Giacomo Leopardi mentre nel 2003 è stata la volta del Libro d’ore, contenente ventinove Canti del Salterio tradotti da David Maria Turoldo (che Riva conobbe personalmente negli anni Settanta durante il priorato di Turoldo presso l’Abbazia rettoria di Sant’Egidio in Fontanella), l’Ave Maria e sette Canti del Nuovo Testamento selezionati da monsignor Gianfranco Ravasi, autore dell’introduzione e dei commenti ai testi. Le esperienze dell’Evangeliario e del Libro d’ore hanno inoltre rinnovato il suo interesse per l’arte sacra, che si è estrinsecato nella realizzazione, nel 2006, di una Via Christi in cotto policromo per il Tempio Votivo di Bergamo.

Negli ultimi anni hanno assunto particolare rilevanza la creazione, nel 2011, di Anima Mundi, un’opera raffigurante un angelo acefalo e collocata a Bergamo nel centralissimo largo Porta Nuova, la partecipazione, nello stesso anno, alla Biennale di Venezia e la realizzazione della mostra Sculture nel parco tenutasi nel 2012 presso il Four Seasons di Firenze.

 

ROBERTO ANDREONI

Dopo il diploma a Milano e il dottorato all’University of California, Roberto Andreoni si è dedicato parallelamente all’insegnamento e alla composizione, in Italia e negli U.S.A., ricevendo riconoscimenti in entrambi i campi: Fulbright Scholar di Musica e Cultura Italiana a Los Angeles nel 2010; Best Public Event Award in Italy nel 2009, con il progetto multimediale di AGON il Suono della Guerra dei Suoni. Docente e direttore di numerose scuole, quali la Civica Scuola di Musica e l’Istituto IES (Università Cattolica di Milano), insegna ora composizione al Conservatorio di Bari.

I suoi lavori operistici, orchestrali, cameristici, elettronici, per il teatro e per film sono pubblicati fra gli altri da RAI Trade, Suvini Zerboni, Eco; incisi per Wergo, Stradivarius, e dedicati a performers (es. Sentieri Selvaggi, in questo e altri progetti!) e stagioni di spicco della scena internazionale. (La Scala, Carnegie Hall, Biennale, MiTo)

GIOVANNI COVINI

Giovanni Covini, filmmaker diplomato alla Paolo Grassi, è autore di numerosi cortometraggi e documentari premiati in diversi festival nazionali ed europei. Nel 2006 ha vinto il David di Donatello e il Nastro d’Argento per il miglior cortometraggio ed è stato finalista al Premio Solinas per la miglior sceneggiatura di lungometraggio. È docente di Linguaggio Cinematografico a Milano, presso l’Istituto Europeo di Design e la Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi.

 

ALBERTO FRACCACRETA

Alberto Fraccacreta è nato a Foggia nel 1989. È iscritto al terzo anno di Dottorato in Italianistica presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Ha pubblicato saggi su Montale, Heaney e Magrelli per riviste specializzate. È presidente dell’Associazione culturale “La Resistenza della Poesia”. È tra i fondatori del Centro Teatrale Universitario “Cesare Questa” a Urbino. Collabora con il quotidiano online “Succedeoggi”, per il quale cura una rubrica di elzeviri. Ha pubblicato nel 2012 la silloge Uscire dalle mura per Raffaelli editore. Di prossima pubblicazione è il volume monografico su Mario Luzi, Fisica della parola pura. Una lettura di Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini per Aracne editrice.

 

ALBERTO BERTONI

Alberto Bertoni è nato a Modena, dove vive, nel 1955. Insegna Letteratura italiana contemporanea nell’Università di Bologna, come critico ha curato l’edizione dei Taccuini 1915-21 di Filippo Tommaso Marinetti (il Mulino, 1987) e, oltre a numerosi altri saggi di argomento novecentesco, ha pubblicato i volumi Dai simbolisti al Novecento. Le origini del verso libero italiano (il Mulino, 1995) e Una geografia letteraria tra Emilia e Romagna (CLUEB, 1997, insieme con Gian Mario Anselmi). Sul versante poetico, a partire dal 1986, ha svolto una costante attività di performance in collaborazione con il poeta modenese Enrico Trebbi e con il saxofonista jazz Ivan Valentini, realizzando con loro, nel 1997, il libro+CD La casa azzurra (Mobydick). In proprio ha pubblicato i volumi Lettere stagionali ( Book, 1996, Premio Caput Gauri 1996 e Premio Dario Bellezza 1998); Tatì (Book, 1999); Il catalogo è questo. Poesie 1978-2000 (Il cavaliere azzurro, 2000); Le cose dopo (Aragno, 2003); Ho visto perdere Varenne (Book, 2006) e Ricordi di Alzheimer (Book, 2008); Il letto vuoto (Aragno, 2012). Ha partecipato alle antologie Quaderno bolognese(Printer, 1992, con introduzione di Roberto Roversi), Fuoricasa (Book, 1994, con un saggio di Andrea Battistini) e L’Europa dei poeti (CLUEB, 1999). Sempre per Book dirige dal 1996 la collana di poesia contemporanea “Fuoricasa”. E’ tra i fondatori e redattori delle riviste “Gli immediati dintorni” e “Frontiera”. Suoi testi sono presenti in diverse riviste e antologie italiane e statunitensi, tra le quali “Discorso diretto”, “L’ozio letterario”, “Omero”, “Steve”, “il belpaese”, “Origini”, “L’anello che non tiene” e “YIP”. Alcune poesie di Tatì sono state tradotte e recitate in inglese dal critico Anthony Oldcorn e altre sono uscite in russo sulla rivista pietroburghese “Zvezdà” (n. 9, 2000). Sulla sua poesia hanno scritto tra gli altri Giovanni Giudici, Raffaele Crovi, Niva Lorenzini, Gianni D’Elia, Elio Tavilla, Salvatore Jemma, Vitaniello Bonito.

 

ANTONIO RICCARDI

Antonio Riccardi è nato a Parma nel 1962. Ha studiato fiosofia all’Università di Pavia. Dalla fine degli ani ottanta è stato impegnato nella Mondadori di cui è stato direttore editoriale degli Oscar. Per la poesia ha pubblicato: Il profitto domestico, 1996; Gli impianti del dovere e della guerra 2004; Acquarama e altre poesie d’amore, 2009. Ha curato il volume di saggi Cosmo più servizi. Divagazioni su artisti, diorami, cimiteri e vecchie zie rimaste signorine, 2015]

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