VINCITORI

PREMI BIENNIO

 

TERZO PREMIO

Il moto del proiettile da Galileo ai nostri giorni

Motivazione: Il percorso è coerente con il tema del concorso. L’analisi del metodo teorico che conduce Galileo a formulare la legge relativa al moto del proiettile è ben condotta ed essenziale. Questa legge è stata verificata sperimentalmente con apparecchiature attuali. L’elaborazione dei risultati, realizzata anche graficamente, è ben argomentata. La trattazione dell’errore è adeguata alle conoscenze degli studenti, per quanto riguarda anche la differenza tra risultati teorici attesi e risultati delle misure. La relazione è ben strutturata. Proficua la collaborazione con una docente dell’Università di Padova.

Studenti: Giada Cappuzzo, Niccolò Carminati, Giovanni Marini, Caterina Mazzuccato, Leo Xia, della classe: 2^A del Liceo Scientifico “Don Bosco”, Padova

Docente referente: Valentina Barigelli

 

SECONDO PREMIO

Un orto geniale

Motivazione: Il lavoro rivisita alcuni esperimenti di Mendel studiando l’ereditarietà di un gene del pomodoro mediante la tecnica Marker-Assisted Selection (MAS). L’attività sperimentale è ben condotta e documentata con un’ampia raccolta fotografica. La relazione è ben strutturata, a parte qualche imprecisione nella descrizione delle tecniche molecolari utilizzate, comprensibile in studenti di biennio che si sono appoggiati, in modo consapevole, a esperti del settore. I risultati non sono del tutto corrispondenti alle attese, ma gli studenti hanno dimostrato di saper lavorare con impegno, ripercorrendo le intenzioni di Mendel.

Studenti: Matteo Gaetani, Alberto Massi, Francesco Maria Vitale, della classe 2^B INF dell’Istituto Tecnico opzione Informatica “Fazzini – Mercantini”, Grottammare (AP)

Docente referente: Manuela Pulcini

 

PRIMO PREMIO

Il piano inclinato di Galileo

Motivazione: Il percorso è pienamente coerente con il tema del concorso. La relazione, linguisticamente precisa, è ben strutturata e documentata in modo mirato. L’analisi del testo di Galilei e la riproduzione dell’esperimento storico sono stati condotti in modo rigoroso. È stato costruito un modello del piano inclinato galileiano, che è stato anche testato. Gli esperimenti che utilizzano apparecchiature attuali sono stati ben condotti. L’elaborazione anche grafica dei risultati con la valutazione dell’errore è coerente con le conoscenze degli studenti. Proficua la collaborazione con una docente dell’Università di Padova.

Studenti: Alessandro Angius, Francesca Babetto, Giorgia Bruni, Francesco Cappelletto, Joseph Luzzatto Voghera, della classe 2^A del Liceo Scientifico “Don Bosco”, Padova

Docente referente: Elisabetta Cecchetto

 

PREMI TRIENNIO

 

TERZO PREMIO

La radiazione extraterrestre attraverso gli esperimenti di Victor Franz Hess e Domenico Pacini

Motivazione: La possibilità di rivelare la radiazione cosmica è stata approfondita anche attraverso documenti originali che segnano le tappe storiche di questo tipo di studi. Vengono svolte considerazioni critiche ben argomentate sulla ripetibilità degli esperimenti di Hess e Pacini e viene ben giustificata la scelta dei tre esperimenti condotti con metodiche attuali per rivelare e misurare i raggi cosmici. Il lavoro evidenzia una buona padronanza della strumentazione utilizzata. L’elaborazione e la valutazione dei risultati sperimentali è sviluppata con metodi adeguati e con l’utilizzo di software particolarmente efficaci.

Studenti: Daniele Dente, Jacopo Di Domenico, Fabrice Monasterio, Eugenio Mattia Ricci, Matteo Sabino, della classe: 5^BSA del Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, Pescara

Docente referente: Giorgio Guidi

 

SECONDO PREMIO

Malignalitòpteris. Il potere dell’invisibile

Motivazione: Il lavoro riguarda la nascita della microbiologia rivisitata attraverso gli esperimenti di Redi e di Spallanzani e si spinge fino a realizzare una coltura di batteri su piastra per verificare l’azione battericida di diverse sostanze. Gli studenti hanno costruito una cappa “sterile” di legno e plexiglass nella quale hanno eseguito quasi tutti gli esperimenti sui batteri. Nella parte teorica, ben strutturata, oltre al racconto storico, sono illustrate le principali tecniche sperimentali usate in microbiologia. Le fasi sperimentali sono ben descritte e ampiamente documentate. L’uso di metodi e di strumenti nuovi è ben motivato.

Studenti: Andrea Bocchini, Luigi Casali, Emma Martina Ceccarelli, Benedetta Sirsi, delle classi 3^A e 4^A del Liceo Scientifico Sportivo ed Europeo “Lodovico Almerici”, Cesena (FC)

Docente referente: Francesca Vicini

 

PRIMO PREMIO

Il pendolo fisico: da Galileo al caos

Motivazione: Il percorso effettuato è in piena aderenza con il tema del concorso. L’analisi del moto del pendolo è stata condotta in modo più ampio e approfondito rispetto ai consueti esperimenti di laboratorio. È stato studiato l’effetto dell’attrito radente e di quello viscoso, con una buona precisione nelle misure, corredate di errore; allo scopo sono stati progettati e costruiti dispositivi con notevole originalità. Infine molto interessante e originale è lo studio del pendolo magnetico, in cui è stato osservato un moto periodico che, con la variazione della velocità di rotazione dei magneti, si trasforma in un moto caotico.

Studenti: Daniele Gibilaro, Simone Rossi, Matteo Rota, Lorenzo Valla, delle classi: 3^I e 5^T del Liceo Scientifico “Angelo Cesaris”, Casalpusterlengo (LO)

Docente referente: Fabrizio Giannelli

 

MENZIONI BIENNIO

Un Eratostene moderno

Studenti: Jacopo Consorti, Greta Fedozzi, Marco Grazzani, Anna Orsi, Simone Strecapede, della classe 2^Z del Liceo Scientifico “Angelo Cesaris”, Casalpusterlengo (LO)

Docente referente: Roberto Cighetti

Motivazione: La misura di Eratostene della circonferenza terrestre è stata ricostruita con strumenti moderni ma applicando gli stessi criteri concettuali. Un buon inquadramento storico fa riferimento a fonti trovate prevalentemente in Internet e meno ai classici testi di storia dell’astronomia. L’esperimento è ben condotto, con particolare attenzione alla precisione della misura; un intelligente utilizzo di strumenti hi-tech attraverso i siti internet meteo.sm15, sunerarthtools.com16 e timeanddate.com17 ha permesso di ottenere una verifica della qualità della misura dell’angolo che è l’elemento critico dell’esperimento.

 

Segnali dal cosmo

Studenti: Cristian Babolin, Riccardo Bellato, Piergianni Cesarato, Alberta Gottardo, Gianluca Russo, della classe 1^B del Liceo Scientifico “Don Bosco”, Padova

Docente referente: Luca Zacchigna

Motivazione: Riprodurre gli esperimenti che hanno dato inizio alla radioastronomia indica consapevolezza della portata culturale di questo metodo di raccolta dei segnali dal cosmo, inaugurato 90 anni fa. La conduzione del lavoro denota una buona conoscenza, seppur negli elementi essenziali, della problematica scientifica e tecnica relativa alla ricezione di segnali non ottici, alla distinzione tra le bande di frequenza, alla individuazione del rumore. La costruzione dell’apparato sperimentale si è basata su un analogo lavoro presentato in rete, utilizzato in modo personalizzato. L’analisi dei dati sperimentali è limitata dalla strumentazione non professionale.

 

Dal pendolo interrotto alle montagne  russe

Studenti: Marta Barbieri, Francesco Brinci, Ermelinda Merro, della classe 2^A del Liceo Scientifico “Fazzini – Mercantini”, Grottammare (AP)

Docente referente: Giampiero Brinci

Motivazione: L’argomento da cui prende spunto il percorso è coerente con il tema del concorso. Il testo di Galileo che descrive il pendolo interrotto viene inizialmente analizzato nella sua impostazione teorica. Viene costruito in legno un modello dell’apparato storico, di cui si discute il funzionamento in termini qualitativi. L’analisi teorica del fenomeno dal punto di vista della conservazione dell’energia meccanica viene poi verificata con un apparato di laboratorio tipo giro della morte. La relazione è chiara e ben strutturata, l’elaborazione delle misure è adeguata alle conoscenze degli studenti del biennio.

 

La macchina di Atwood

Studenti: Davide Alemagna, Medina De Palo, Filippo Dossena, della classe: 2^T del Liceo Scientifico “Angelo Cesaris”, Casalpusterlengo (LO)

Docente referente: Fabrizio Giannelli

Motivazione: Una breve introduzione storica presenta l’argomento scelto, coerente con il tema del concorso. Inizialmente viene fatta una analisi teorica del funzionamento ideale della macchina di Atwood di cui gli studenti costruiscono un modello. Si eseguono poi misure utilizzando un sonar collegato al PC le cui rilevazioni di tempi e spostamenti sono elaborati da un software che fornisce direttamente tabelle e grafici. Si realizzano così parecchi esperimenti di diversa natura il cui contenuto teorico è però posseduto dagli studenti solo in alcuni casi. La discussione dei grafici sperimentali è ben condotta.

 

 

MENZIONI TRIENNIO

 

Misura del rapporto carica-massa dell’elettrone

Studenti: Elisa Magnani, Valentina Dall’aglio, Nicolo’ Bertolini, Anton Chirilenco, Alessandro Sozzi, della classe 4^A del Liceo Scientifico “Carlo Emilio Gadda”, Fornovo di Taro (PR)

Docente referente: Massimiliano Zanichelli

Motivazione: Il percorso è stato sviluppato in piena aderenza al tema del concorso. L’introduzione relativa all’esperimento di Thomson è svolta in modo sintetico, ma preciso. L’apparato sperimentale, originale e diverso dalla normale dotazione di laboratorio, è stato costruito riutilizzando in parte strumenti presenti nella scuola. È interessante, per le misure del raggio di curvatura delle traiettorie elettroniche, l’uso dello smartphone, le cui immagini sono state analizzate da un apposito programma. I risultati delle misure si possono considerare soddisfacenti, nonostante l’apparato un po’ artigianale utilizzato.

 

Di Volta in Volta

Studenti: Riccardo Masin, Filippo Perea, Mattia Rampin, Edoardo Santi, Niccolò Zaghetto, delle classi 4^A, 4^D, 4^F del Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, Selvazzano Dentro (PD)

Docente referente: Annalisa Piazzese

Motivazione: Sono ricostruiti gli studi che hanno portato alla realizzazione di vari generatori elettrochimici e sono descritti i fondamenti fisici e chimici della pila di Volta e di diversi tipi di pile, poste a confronto con le pile attuali. Si sono individuati i fattori da confrontare: scarica a vuoto e a carico, nel tempo. La costruzione dell’apparato sperimentale è ben organizzata. Per la raccolta e l’elaborazione dei dati si utilizza una scheda acquisizione dati abbinata al software LabView. Puntuali considerazioni sull’andamento delle prove riguardano in particolare la ricerca di ipotesi e soluzioni per gli imprevisti.

 

Una natura ondulatoria

Studenti: Tommi Cinquepalmi, Sara Di Giannantonio, Emanuele Fiorile, Francesco Urbanelli, delle classi 3^G e 4^C del Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, Pescara

Docente referente: Giorgio Guidi

Motivazione: L’argomento trattato è pertinente al tema del concorso. La parte storica riguardante l’esperimento di Young è molto sintetica. Discreta è la trattazione teorica del fenomeno dell’interferenza. Viene mostrata una buona originalità sia nella realizzazione delle fenditure con materiali poveri sia nella progettazione e costruzione della “scatola ottica” utilizzata per svolgere in sicurezza l’attività sperimentale (documentata con fotografie). Le misure, eseguite con due laser di diversa lunghezza d’onda, hanno consentito di verificare le previsioni teoriche. Il linguaggio utilizzato non sempre è appropriato.

 

Esperimento di Thomas Young sulla doppia fenditura

Studenti: Paolo Mazza, Stefano Pilosio, Pietro Vigani, Benedetta Zerbini, delle classi 4^ LSA e 4^LS del Liceo Scientifico “Maria Immacolata – Imiberg”, Bergamo

Docente referente: Dario Tassetti

Motivazione: Il tema proposto dal concorso è stato correttamente sviluppato. Discreto è il riferimento alla parte storica e adeguata la trattazione teorica dei fenomeni di interferenza e diffrazione. L’attività sperimentale è stata svolta utilizzando i materiali del kit Photonics Explorer e tre sorgenti laser di diversa lunghezza d’onda. Il contributo più originale del lavoro ha riguardato soprattutto l’analisi delle immagini digitali relative alle figure d’interferenza e l’elaborazione numerica dei valori ricavati, eseguite con opportuni software. Discreti sono l’analisi dei dati e il confronto con il modello teorico.

 

Dalla scoperta del quanto di energia ai livelli di energia dell’atomo di idrogeno

Studenti: Nicolo’ De Chirico, Antonella De Dato, Gennaro Gabriele Miceli, Domenico Palumbo, Gaia Raffaele della classe 5^CL del Liceo Scientifico “Galileo Ferraris”, Molfetta (BA)

Docenti referenti: Ilarione Cormio, Sabino Edoardo Andriani

Motivazione: L’argomento scelto è pertinente con il tema del concorso. Originale l’approccio alla problematica basato sulla ricerca della relazione tra l’energia ceduta dagli elettroni che transitano in un LED e la frequenza della luce emessa. Buona l’attività sperimentale che ha richiesto la realizzazione di circuiti elettronici sia per l’alimentazione dei LED sia per la rivelazione della loro caratteristica tensione-corrente. Lacunosi i riferimenti storici. Discreta l’elaborazione e l’interpretazione dei risultati sperimentali che ha portato alla determinazione della costante di Planck con una buona precisione.

 

Tic Tac Tic Tac. All’inseguimento della pallina sfuggente

Studenti: Alessia Casella, Cecilia Lucarini, Veronica Mura, Fabiola Pauletti, Aurora Vettorato, della classe: 3^H del Liceo Linguistico “Carlo Tenca”, Milano

Docente referente: Laura Capocelli

Motivazione: L’approfondimento dell’esperimento del piano inclinato di Galileo, tramite la lettura del testo di Stillman Drake, ha permesso di impostare e condurre l’esperimento in modo critico, valutando le modalità di esecuzione ottimali. La costruzione e la taratura dell’orologio ad acqua rivela una buona attitudine alla sperimentazione scientifica. La raccolta dei dati è condotta con cura, impiegando un cronometro digitale e software per l’analisi del moto e del suono. Interessante la nota conclusiva che sottolinea una sostanziale equivalenza tra i risultati, indipendentemente dalla modernità degli strumenti utilizzati.