VINCITORI

PREMI BIENNIO

 

TERZO PREMIO

La semplicità dell’imperfezione. La matematica nei fiocchi di nevetolo

Motivazione: Un fenomeno familiare come i fiocchi di neve viene osservato con l’intento di scoprirne le regolarità strutturali di tipo geometrico. Le conoscenze già acquisite dagli studenti vengono riscoperte ed altre più complesse (i frattali) sono accostate in modo elementare in vista di futuri approfondimenti. Un lavoro semplice ma serio che, all’inizio del liceo scientifico, introduce al significato di modellizzazione matematica.

Studenti:Francesca Dossi, Alessandro Ferri, Giovanni Pizzoccheri, Andrea Valizia

Classe: I-A

Scuola:Liceo scientifico San Benedetto, Piacenza

Coordinatrice: Prof.ssa Giorgia Farina

 

SECONDO PREMIO

A caccia di parabole

Motivazione: L’idea di introdurre lo studio di una curva come la parabola a partire dall’osservazione di forme naturali è feconda; da lì ha preso le mosse un lavoro di approfondimento di un argomento compreso nel curricolo scolastico, ma affrontato con ampiezza e ricchezza di spunti. Interessante l’elaborazione anche critica delle osservazioni, e la costruzione di un apparato concreto per tracciare parabole, elemento di rinforzo nella comprensione dei concetti geometrici e analitici. La presentazione è curata e completa.

Studenti:Veronica Verdecchia, Emiliano Gabrielli Galli

Classe: II-BG e II-ASA

Scuola: ITG Fazzini-Mercantini, Grottammare (AP)

Coordinatrice: Prof.ssa Renza Cortini

 

PRIMO PREMIO

Se siamo belli siamo aurei. La sezione aurea nel corpo umano

Motivazione: Tra i diversi possibili approcci alla sezione aurea, questo lavoro nasce da uno spunto originale, le proporzioni del corpo umano, e procede su una domanda interessante: “è vero quello che sembra, che certi elementi sono tra loro in rapporto aureo?”. Gli studenti hanno dovuto sia esplorare la relazione matematica che esprime la sezione aurea e la successione di Fibonacci, sconosciuta in prima superiore, sia raccogliere dati ed elaborarli, discutendo i risultati. L’esperimento è stato condotto con discreta accuratezza e presentato in modo completo.

Studenti:Nisha Kumar, Chiara Malpeli, Lorenzo Micale, Stefano Reale, Francesca Trombi

Classe:I-B

Scuola: Istituto d’Istruzione Superiore Carlo Emilio Gadda, Langhirano (PR)

Coordinatrice: Prof.ssa Stefania Losi

PREMI TRIENNIO

TERZO PREMIO

Non solo castelli di sabbia

Motivazione: Il gruppo ha individuato un tema interessante e innovativo, la descrizione della conformazione “conica” dei mucchi di caduta di materiali granulari, rielaborando attraverso un esperimento uno studio recente, presente in un articolo scientifico del 2009. L’idea guida consiste nell’analizzare la dipendenza della forma del cono di caduta rispetto alle caratteristiche geometrico – fisiche del materiale, in particolare le dimensioni delle particelle. Gli studenti hanno approfondito e usato gli strumenti matematici formali necessari, facendo ricorso a un modello matematico relativo agli automi cellulari, che coinvolge il trattamento (informatico) di matrici che descrivono gli stati del fenomeno. L’esperimento è stato condotto in modo accurato e descritto con completezza.

Studenti: Giovanna Cavarzeran, Nicola Marcato, Carlo Scarpa, Lisa Zavan

Classe: IV D, V LC, V D

Scuola: Liceo Statale Ettore Majorana-Elena Corner, Mirano (VE)

Coordinatore: Prof. Mario Puppi

SECONDO PREMIO

Le correnti indotte

Motivazione: L’argomento scelto è lo studio dell’andamento della forza elettromotrice indotta generata dalla caduta di un magnete attraverso una bobina: il modo con cui la tesina è sviluppata è veramente encomiabile. Il fenomeno viene infatti analizzato in tutte le sue caratteristiche con procedimenti sperimentali appropriati e con un’analisi dei risultati molto attenta e puntuale, anche da un punto di vista matematico. La sistematicità della trattazione e la chiarezza di esposizione dei risultati sperimentali raggiungono un livello molto buono.

Studenti: Fabio Abbondanza, Mauro Muschitiello, Roberto Santoruvo, Dario Stellacci

Classe: V H

Scuola: Liceo Scientifico Galileo Galilei Bitonto (BA)

Coordinatrice: Prof.ssa Tatjana Avlijas

 

PRIMO PREMIO

Il segreto del linguaggio

Motivazione: Interessante, insolito e di grande attualità il tema scelto: l’analisi della struttura fisica del linguaggio umano, alla ricerca degli elementi che permettono all’uomo di distinguere i suoni e riconoscere le voci. Gli aspetti teorici, che comprendono anche un apparato matematico formale impegnativo, richiedono conoscenze che non sono comprese nel curricolo scolastico. L’esperimento, basato sulla registrazione, l’elaborazione e l’analisi di voci umane, ha come obiettivo di individuare gli elementi caratteristici nella pronuncia, dapprima di alcuni “foni” di ogni individuo, poi delle “formanti”, unità acustiche più complesse dei foni, ma più significative. Progettato, eseguito, discusso criticamente e descritto con cura, il lavoro ha richiesto un trattamento informatico, che è parte integrante dell’apparato “sperimentale”, in quanto gli studenti hanno costruito loro stessi un software (allegato), basato su Visual Basic.

Studenti: Benedetta Bertellini, Filippo Carnovalini, Valentina Michelon, Alberto Rossi, Gianluca Segato

Classe: IV A unica

Scuola: Liceo Scientifico Romano Bruni, Padova

Coordinatore: Prof. Dario Benetti

 

MENZIONI BIENNIO

Dominio O

Motivazione: Il lavoro presenta un qualche carattere di originalità, perché, facendo riferimento a Mendel, sviluppa una indagine sulla frequenza percentuale dei gruppi sanguigni nella popolazione scolastica dell’istituto di appartenenza; i dati raccolti sono restituiti con grafici. Si riportano anche informazioni teoriche sulla genetica dei gruppi sanguigni nell’uomo, approfondite con esperti in orario extracurricolare. Lo scopo, dichiarato dall’insegnate, appassionare gli studenti allo studio della natura, sembra raggiunto.

Studenti: Chiara Deganutti, Sara Merafina, Davide Mostarda, Serena Pertoldi, Valentina Spangaro

Classe: II-Aerica

Scuola ITC Deganutti, Udine

Coordinatrice: Prof.ssa Tiziana Magini

MENZIONI TRIENNIO

 

Le onde stazionarie uno dei legami più sorprendenti tra matematica e realtà

Motivazione: Un lavoro ben organizzato e sviluppato con rigore e precisione. La dimensione matematica è evidenziata nella coerenza con cui il fenomeno delle onde stazionarie viene ritrovato e analizzato sperimentalmente su una varietà di situazioni, con unitarietà di impostazione concettuale e con diversità di apparati sperimentali e di configurazioni risultanti. Interessante la non riduzione dei casi analizzati ai soli fenomeni meccanici e l’applicazione della stessa modellizzazione in un contesto nuovo quale è quello della struttura atomica. Degna di nota la manifestazione di una sensibilità agli aspetti di eleganza e di armonia espressi nel fenomeno naturale e che la rappresentazione matematica aiuta a leggere.

Studenti: Giove De Cosmo, Pietro Cerritelli, Lorenzo Gentile, Matteo Siboni

Classe:IV-I

Scuola: Liceo Scientifico Galileo Galilei, Pescara

Coordinatore Prof. Giorgio Guidi

 

Misura della dimensione di una molecola di acido oleico

Motivazione: Una misura che coniuga in modo semplice e rigoroso metodo sperimentale e linguaggio matematico a un livello adeguato alle conoscenze degli studenti: una relazione matematica elementare costituisce infatti la struttura teorica dell’esperimento che conduce, con metodo indiretto, da misure di grandezze macroscopiche all’ordine di grandezza di dimensioni molecolari. Il lavoro, anche negli esiti quantitativi rielaborati con precisione, é presentato con chiarezza e completezza. Importante la ricaduta positiva sulla classe che il gruppo dei concorrenti ha guidato nella esecuzione della misura (i risultati sono riportati nella tesina). Un avvio significativo allo studio della fisica e della chimica.

Studenti: Matteo Casellato, Greta Dell’Orso, Silvia Gamba, Marta Zorzin

Classe: III H

Scuola: Liceo Linguistico Carlo Tenca, Milano

Coordinatrice Prof.ssa Laura Capocelli

 

Il futuro nasce dalla leggenda

Motivazione: L’argomento scelto è originale: lo studio delle proprietà di uno specchio ustorio, a partire dalle vicende storiche e dai calcoli di Archimede. La parte sperimentale è ben sviluppata e prevede un intervento attivo degli studenti nella costruzione degli appartati sperimentali, in particolare quella dello specchio parabolico. Interessante anche l’applicazione dello specchio costruito a un esperimento di termoacustica: la trasformazione del calore prodotto dallo specchio in energia di onde stazionarie, trasformazione del calore prodotto dallo specchio in energia di onde stazionarie. Ben strutturata e completa la relazione.

Studenti: Luca Antonini, Anna Li Vigni, Sonia Setti, Matilde Turchetti, Maria Eleonora Zannoni

Classe: IV B e IV G

Scuola: Liceo Scientifico A. Oriani, Ravenna

Coordinatori Prof.ssa Lucia Mazzola e Prof. Maurizio Baroni

 

Anche le formiche, nel loro piccolo,…matematizzano!

Motivazione: In modo interessante, nonostante i limiti dovuti alla complessità dell’oggetto di studio, il lavoro utilizza concetti matematici e informatici per analizzare alcuni aspetti del comportamento delle formiche. Per questo gli studenti hanno dovuto imparare contenuti di tipo informatico che non si sviluppano nel normale curricolo scolastico e hanno simulato in modo autonomo fenomeni ed esperimenti tratti dalla letteratura. La scoperta che, almeno in parte, la vita delle formiche può essere descritta con il linguaggio matematico sembra aver suscitato il desiderio di nuove sperimentazioni sul campo. Ben strutturata la relazione.

Studenti: Emilia Lotti, Anna Casale, Chiara Montecorboli

Classe III e IV A

Scuola: Liceo della Comunicazione San Benedetto, Piacenza

Coordinatrice: Prof.ssa Giorgia Farina

 

Il caso non a caso

Motivazione: Per indagare la descrizione matematico-probabilistica della caduta di raggi cosmici (obiettivo finale della ricerca) gli studenti hanno cercato una modellizzazione matematica della caduta casuale di un gran numero di oggetti. Mediante un modello di simulazione detto “scatola del caso”, in cui si registravano le distribuzioni di caduta di 900 chicchi di granoturco, hanno verificato sperimentalmente che, nella configurazione finale di caduta, si presentava la distribuzione di Poisson. Andando oltre le conoscenze scolastiche di matematica, hanno dimostrato notevole iniziativa e impegno nell’inoltrarsi in un campo sconosciuto e complesso. Lavoro interessante per gli aspetti sia fisici che matematici.

Studenti: Benedetta Alessandrini, Maria Elisa Alessandrini, Miriam Amoroso, Michele Dughiero, Irene Torrini Classe II e III U

Scuola: Liceo Classico S. Orsola, Roma

Coordinatore: Prof. Luigi Regoliosi