VINCITORI

PREMI BIENNIO

 

TERZO PREMIO

L’ottica geometrica: un modello per i fenomeni luminosi

Studenti: Jacopo Andorlini, Alessandro Di Mattia, Niccolò Fantechi, Giovanni Gardenghi, Filippo Mani

Classe: II E

Scuola: Liceo scientifico “A.Gramsci” – Firenze

Docente: Prof. Michele Donvito

Motivazione: L’ottica geometrica è un caso esemplare di modello da mettere alla prova e la parte iniziale di questo lavoro chiarisce bene la portata e i limiti di un modello; anche se richiederebbe più attenzione la distinzione tra principi, modelli e leggi sperimentali. La costruzione di apparati originali e l’analisi critica delle misure svolte denota una iniziale padronanza dell’approccio sperimentale.

 

SECONDO PREMIO

Impacchettamenti

Studenti: Alexandra Antonesi, Martina Verduri, Imad Aouil

Classi: IB (AFM) e IIA (IT)

Scuola: IISS “Carlo Emilio Gadda” – Langhirano (PR)

Docente: Prof.ssa Stefania Losi

Motivazione: Lavoro ben impostato, seguendo un percorso logico ed epistemologico: dalla emergenza di un problema, alla ricerca del modello matematico, all’analisi del modello, ai test per verificarlo. I due esperimenti sono originali e ben pensati; sono condotti con senso critico e con la messa di atto di accorgimenti sperimentali adeguati. Significativa, anche se contenuta, la discussione della corrispondenza tra realtà e modello.

 

PRIMO PREMIO

Cercasi enzima

Studenti: Lidija Bogojevic, Davide De Stefano, Mihai Andrei Gabara, Ioana Stoian, Sara Versolatto

Classe: II A

Scuola: Istituto Tecnico Statale per il Settore Economico “Cecilia Deganutti” – Udine

Docente: Prof.ssa Eugenia Cinello

Motivazione: Un lavoro svolto secondo i criteri dell’indagine sperimentale, a partire da un interesse molto specifico del gruppo di studenti. Dopo osservazioni naturalistiche e ricerche nella letteratura, è stata messa alla prova la presenza di enzimi digestivi delle proteine in una pianta insettivora; gli esperimenti progettati sono stati svolti in vivo e in vitro ed eseguiti con diverse tecniche di laboratorio. Il lavoro è descritto con cura e documentato con immagini, grafici e tabelle di dati.

 

PREMI TRIENNIO

 

TERZO PREMIO

Di Volta… in Volta

Studenti: Claudia Ballerini, Giuseppe Di Pierro, Francesca Maestri, Ludovico Pincini, Margherita Zulberti

Classi: IIC e IIIG

Scuola: Liceo Ginnasio Statale “Giovanni Berchet” – Milano

Docente: Prof.ssa Barbara Chierichetti

Motivazione: Lavoro molto approfondito e articolato. Interessante l’approccio storico sia nella parte che aiuta a capire come si siano formati i modelli, sia laddove si accenna alle verifiche, o confutazioni storiche dei modelli stessi. Lo sviluppo degli esperimenti denota una familiarità con la strumentazione e con l’attività sperimentale, sia nell’analisi critica dei risultati via via emergenti, sia nella ricerca di soluzioni e accorgimenti per ottimizzare i test. Vengono evidenziati i problemi aperti e i possibili sviluppi. Un po’ troppo implicite le conclusioni.

 

SECONDO PREMIO

Giù per il tubo

Studenti: Benedetta Alessandrini, Ludovica Boccacci, Maria Della Giovampaola, Michele Dughiero

Classe: III sezione unica

Scuola: Liceo classico “S. Orsola” – Roma

Docente: Prof. Luigi Regoliosi

Motivazione: La scelta dell’argomento è coerente con il tema del concorso: il modello di Laplace della diffusione del calore, presentato in modo accurato. L’apparato per la verifica del modello è stato costruito dagli studenti con la consulenza del docente. Ben descritta la procedura sperimentale, seguita con consapevolezza, anche se talora corredata da episodi narrativi non essenziali. La relazione mette in evidenza alcune difficoltà incontrate nella realizzazione dell’apparato sperimentale, e il modo in cui sono state risolte.

 

PRIMO PREMIO

Titolo: La potenza… dell’attrito!!

Studenti: Alberto Frison, Andrea Sartorio, Gianmarco Toson

Classi: III e IV B

Scuola: Istituto “Don Bosco” – Padova

Docente: Prof. Alessio Rocci

Motivazione: L’argomento scelto, «l’attrito fluidodinamico», rappresenta un originale e adeguato approfondimento dello studio curricolare della meccanica. Il lavoro declina con rigore ed efficacia il tema del concorso. Il percorso sperimentale scandisce con precisione i passaggi che portano dal modello in regime laminare e da quello in regime turbolento a un modello misto; ciascuno dei tre adeguatamente «messo alla prova» e testato. Rigorosa la descrizione del nesso tra modello teorico/matematico e fenomeno fisico, mai perso di vista nelle diverse fasi del lavoro sperimentale. Completa l’elaborazione dei risultati delle misure, ben argomentate le conclusioni.

 

MENZIONI TRIENNIO

Dinamica di un paracadute emisferico

Studenti: Giovanni Arquilla, Alice Bano, Caterina Boscolo Meneguolo, Mariachiara Ferraro,Pasqualotto Federico

Classe: IIIA

Scuola: Liceo Scientifico Paritario “Romano Bruni” – Ponte di Brenta (PD)

Docente: Prof. Dario Benetti

Motivazione: Scelta dell’argomento originale e coerente col tema del concorso. Interessante l’attività di approfondimento preliminare, con il coinvolgimento di esperti esterni alla scuola. Efficace e ben argomentata la trattazione che ha portato dall’ipotesi di lavoro iniziale, alla precisazione del modello e dei parametri da sottoporre a test. Esperimento ben organizzato e condotto con perizia. Analisi ed elaborazione dei dati dettagliata e precisa.

 

Carpe radium

Studenti: Linda Faini, Marta Nicolazzi, Elena Pellegrini, Veronica Squillaci

Classe: III H

Scuola: Liceo Linguistico Statale “Carlo Tenca” – Milano

Docente: Prof.ssa Laura Capocelli

Motivazione: Il tema scelto riguarda un argomento e degli esperimenti ampiamente trattati nei percorsi scolastici; tuttavia qui vengono utilizzati efficacemente per “mettere alla prova” il modello dell’ottica geometrica. L’attività sperimentale è ben condotta e si spinge anche alla verifica di alcune applicazioni come le fibre ottiche. Le conclusioni pongono correttamente il problema dei limiti del modello e l’esigenza di altri approcci per interpretare alcuni fenomeni, riprodotti in laboratorio.

 

Vita alla prova

Studenti: Arian Gorvanchi, Valeria Incastrone, Irene Mongelli, Claudia Sorrentino, Cesare Tonelli

Classi: IV e V

Scuola: Liceo Scientifico “Santa Marta” – Firenze

Docente: Prof. Filippo Sigward

Motivazione: A fronte di un titolo che sembra proporre un compito impossibile, il lavoro ha inteso verificare sperimentalmente i modelli matematici sulla dinamica di popolazioni; è ben descritto l’esperimento eseguito, i dati raccolti sono stati discussi evidenziando i possibili limiti di applicazione di un modello a sistemi complessi. Interessante lo studio preparatorio che ha implicato informazioni di tipo matematico e il coinvolgimento con docenti di discipline diverse.

 

Ricerca del parallelepipedo perduto del CuSO4 . 5H2O

Studenti: Brigida Bocini, Rafael Santos D’Almeida, Irene Manetti, Gabriela Simoni

Classe: III D

Scuola: Liceo Artistico Statale “Leon Battista Alberti” – Firenze

Docente: Prof.ssa Angioletta Pierozzi

Motivazione: Abbastanza insolito l’approfondimento sulla genesi della struttura cristallina del CuSO4 pentaidrato, con riferimento al reticolo assunto come modello. Numerose le osservazioni e le misurazioni eseguite, rappresentate con materiali e modalità differenti. Significativa la rilevazione dei limiti di modelli geometrici convenzionali nelle situazioni reali.

 

Attenti al voltmetro

Studenti: Federica Tarantino, Giacomo Dimundo, Gianluca Magro, Antonio Aresta, Domenico Saracino

Classi: V F e V C

Scuola: Liceo scientifico “Galileo Galilei” – Bitonto (BA)

Docente: Prof.ssa Avlijas Tatjana

Motivazione: Si tratta della scarica di un condensatore, un argomento che può appartenere al curricolo scolastico; il modello consiste nell’andamento esponenziale della scarica. Discrete l’analisi teorica e la descrizione dell’apparato sperimentale. Accurata la rilevazione dei dati e interessante la ricerca delle cause di una iniziale distanza dei dati sperimentali dalle previsioni del modello. Individuato un elemento di disturbo è stato corretto il modello, ottenendo un buon accordo con i dati sperimentali.

 

Un modello incline alla semplicità

Studenti: Yanni Cai, Riccardo Coltraro, Alessio Del Popolo, Claudia Puglisi, Luca Rosalia

Classe: III B

Scuola: Liceo scientifico Statale “Galileo Galilei” – Catania

Docente: Prof.ssa Francesca Ferreri

Motivazione: La ricostruzione di un esperimento storico, come quello del piano inclinato di Galileo, è una buona occasione per comprendere il ruolo nella conoscenza scientifica dei modelli semplificati dei fenomeni. A parte qualche incertezza nella distinzione tra semplificazione del fenomeno (i gravi in caduta libera) e soluzione sperimentale adottata (il piano inclinato), il lavoro è ben sviluppato ed è notevole la cura nella realizzazione dell’apparato, in particolare l’orologio ad acqua, e nella esecuzione e analisi delle misure.

 

La Generazione spontanea: ripercorriamo le tappe della sua confutazione

Studenti: Niccolò Maltoni, Federico Naldini, Romeo Pizzol, Marco Ricci, Luca Semprini

Classe: III I

Scuola: Liceo Scientifico “Fulcieri Paulucci Di Calboli” – Forlì (FC)

Docente: Prof. Claudio Casali

Motivazione: Un lavoro in cui è prevalente il taglio storico e ne mostra l’importanza nella comprensione dei fenomeni naturali. Gli studenti hanno assunto la teoria della generazione spontanea come modello da mettere alla prova e hanno ripetuto gli esperimenti di Redi e quelli di Pasteur che l’hanno dimostrata falsa. Un tentativo interessante di svolgere attività sperimentali e di discuterne i risultati anche su scoperte date per scontate.