VINCITORI

PREMI BIENNIO

 

TERZO PREMIO

Esperimento di Torricelli (rivisitazione)_Approcci diversi, un’unica realtà

Motivazione: il nesso con il tema del concorso risulta debole: l’approccio micro, affidato a una simulazione al computer, è solo accennato. La realizzazione dell’esperimento che utilizza come liquido l’acqua al posto del mercurio ha richiesto un impegno considerevole anche di tipo tecnico/manuale. I risultati adeguatamente commentati sono presentati con chiarezza e precisione anche lessicale. Pertinenti i riferimenti storici e le citazioni.

Studenti: Irene D’Aiuto, Lorena Lucia, Sara Nizzi, Alice Zallio

Classe: 2

Istituto: Liceo Scientifico “Sancta Maria Ad Nives” di Genova Pegli

Docente referente: Prof.ssa Francesca Buffa

 

SECONDO PREMIO

Il cielo in una stanza

Motivazione:L’argomento scelto, la diffusione della luce, sviluppa in modo adeguato il tema del concorso. L’attività sperimentale consiste nella riproduzione del fenomeno in situazioni diverse: quanto viene osservato è ben documentato con fotografie e interpretato in termini prevalentemente qualitativi, ma con precisione concettuale e lessicale. La relazione è condotta con chiarezza ed essenzialità.

Studenti: Riccardo Alfonsi, Gianluigi Di Pineto, Stefano Tomassetti

Classe: 2^A Costruzione, Ambiente e Territorio

Istituto: Istituto d’Istruzione Superiore “Fazzini – Mercantini” di Grottammare (AP)

Docente referente: Prof.ssa Mara Felici

 

PRIMO PREMIO

Micro-lenti per Macro-occhi

Motivazione: Il nesso con il tema del concorso è interpretato come “fattore di scala”, scelta sicuramente adatta al primo biennio della secondaria di secondo grado. L’analisi delle “lenti” che compongono gli occhi degli artropodi presi in esame ha richiesto misure complicate sul piano operativo, tuttavia svolte con metodiche corrette; precisa l’elaborazione dei dati. Completa il lavoro una riflessione relativa al nesso struttura-funzione dell’occhio, oggetto di studio.

Studenti: Eleonora Cappelli, Sofia Gestri, Alessia Puccioni, Chiara Sabatini

Classe: 2^G

Istituto: ITC “Enrico Fermi” di Empoli (FI)

Docente referente: Prof. Filippo Giachi

 

PREMI TRIENNIO

 

TERZO PREMIO

Cristalli un affare da Nobel

Motivazione:Il nesso con il tema del concorso risulta adeguato. Il percorso della tesina si svolge a partire dal macroscopico, con una introduzione, anche storica, ben condotta e quindi con la crescita in laboratorio di diversi cristalli e la loro osservazione anche con l’uso del microscopio ottico. Dopo una valida introduzione teorica, la struttura dei cristalli viene analizzata con diffrazione di raggi X. Importante in questa fase il contributo del docente universitario che ha collaborato con gli studenti.

Studenti: Matteo Allegra, Dany Ghioca, Gabriele Papini, Luca Raineri

Classe: 3^H

Istituto: Liceo Linguistico Statale “Carlo Tenca” di Milano

Docente referente: Prof.ssa Laura Capocelli

 

SECONDO PREMIO

Il moto browniano un “ponte” tra macromondo e micromondo

Motivazione: L’argomento scelto sviluppa il tema del concorso in modo adeguato e rigoroso. L’introduzione teorica è ben sviluppata e accompagnata da una dimostrazione matematica piuttosto impegnativa. L’esecuzione degli esperimenti risulta molto accurata come pure l’elaborazione e la discussione dei risultati. Si verifica la relazione di Einstein, anche in funzione della viscosità del liquido e del raggio delle particelle immerse. A completamento del lavoro è stata realizzata a computer una simulazione del fenomeno.

Studenti: Andrea Lazzari, Alberto Novati, Nicholas Pizzetti, Alessandro Preti

Classe: 3^T – 5^T

Istituto: Istituto di Istruzione Superiore “A. Cesaris” di Casalpusterlengo (LO)

Docente referente: Prof.ssa Simona  Galli e Prof. Fabrizio Gianelli

 

PRIMO PREMIO

Regola o legge?

Motivazione:Il lavoro sviluppa in modo esemplare il tema del concorso e documenta un approccio didattico significativo, che integra la ricerca storica con l’attività sperimentale, realizzando anche un esperimento poco conosciuto. Viene così raggiunto un duplice obiettivo educativo: la miglior comprensione di un contenuto fondamentale del programma di fisica e la valutazione critica del percorso storico che ha condotto alla sua affermazione. Il resoconto del lavoro rivela una piena padronanza dei metodi sperimentali, una buona familiarità con la documentazione storica e una capacità di inquadrare un singolo problema scientifico in una prospettiva epistemologica più ampia.

Studenti: Giorgia Cannata, Sara Ferretto, Alessia Chiara Latini, Margherita Adelaide Musco

Classe: 2^B – 2^B

Istituto: Liceo Ginnasio“Giovanni Berchet” di Milano

Docente referente: Prof.ssa Barbara Chierichetti

 

 

MENZIONI BIENNIO

Il destino del glucosio prodotto dalle piante

Motivazione: Gli studenti implicati in questo lavoro si sono occupati di una tra le funzioni che si svolgono nella foglia. Il taglio è sia storico sia sperimentale. La parte storica è piuttosto ampia, ma chiara e corretta, nonostante le semplificazioni adeguate all’età degli studenti. La parte sperimentale è un “classico”; la discussione dei risultati e le conclusioni sono semplici ma interessanti.

Studenti: Tommaso Ciulli, George Samaniego, Gessica Shao, Enrico Yang, Zi Ming Zhu

Classe: 2^D

Istituto: Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Turistici “Sassetti – Peruzzi” di Firenze

Docente: Prof.ssa Maria Lucia Casilli

 

Messaggeri dell’universo

Motivazione: Originale la scelta dell’argomento, anche se debole il nesso con il tema del concorso. La misura dei conteggi dei decadimenti radioattivi dovuti ai raggi cosmici e alla radioattività naturale, realizzata con un Geiger e con un dosimetro, è condotta con cura nella fase di raccolta dei dati; la loro elaborazione statistica è ben argomentata.

Studenti: Marco Alessi, Vittorio Petraglia, Rebecca Sarti, Dory Vergallo, Camilla Zampoli

Classe: 2^

Istituto: Liceo Scientifico Santa Marta di Firenze

Docente: Prof. Filippo Sigward

 

MENZIONI TRIENNIO

Marshmallow dolci legami microscopici

Motivazione: L’argomento scelto sviluppa il tema del concorso in modo adeguato: i due approcci, macro e micro, sono ben definiti. L’attività sperimentale è condotta con attenzione e in modo accurato è svolta l’elaborazione dei dati; non sempre è chiara l’esposizione del procedimento seguito. Nella relazione sono presenti alcune imprecisioni linguistiche non  trascurabili.

Studenti: Matteo Bovo, Sara Cervaro, Riccardo Falzoni, Marco Volpin, Leonardo Walcher

Classe: 3^A – 3^B

Istituto: Liceo Scientifico dell’Istituto “Don Bosco” di Padova

Docente: Prof. Alessio Rocci

 

Arcana naturae

Motivazione: Un lavoro complesso, in cui resta debole il collegamento con il tema proposto: macro e micro (osservazioni al microscopio) sono solo diversi approcci per classificare. È stato profuso un notevole impegno di ricerca bibliografica analitica sulla biologia degli afidi. L’attività sperimentale abbastanza ampia, prevalentemente osservativa, spesso non ha raggiunto pienamente l’obiettivo prefissato. Interessanti i molteplici contatti con esperti del settore.

Studenti: Maddalena Bozzetti, Adamo Carpaneto, Francesco Gazzo, Chiara Zulberti

Classe: 1^E – 2^C

Istituto: Liceo Classico “Giovanni Berchet” di Milano

Docente: Prof.ssa Anna Busca

 

Il biomonitoraggio dei microartropodi del suolo: uno specchio dell’ecosistema

Motivazione: I due approcci micro e macro richiesti dal concorso sono ben definiti. L’attività sperimentale si è svolta sia sul campo sia in laboratorio, con prevalenza dell’aspetto osservativo anche documentato con foto e descrizioni sistematiche. Gli stessi studenti hanno costruito lo strumento per l’indagine che hanno svolto nel laboratorio della scuola: l’imbuto berlese.

Studenti: Federica Allori, Cosimo Balò, Eleonora Ciuffi, Caterina Mancini, Olimpia Masotti

Classe: 2^ – 3^

Istituto: Liceo Scientifico “Don Bosco” di Firenze

Docente: Prof. Nicola Anaclerio

 

Dal Macro(scopico) al Micro(scopico): da Redi a Pasteur gli esperimenti a sostegno della teoria della biogenesi

Motivazione: Il tema macro/micro proposto dal concorso è giocato sugli aspetti sperimentali e osservativi strettamente collegati alla storia degli scienziati, da Redi a Pasteur. La ricerca storica è piuttosto ampia e poco rielaborata, ma chiara. Il lavoro sperimentale molto mirato, che consiste nella riproduzione dell’esperimento storico di Pasteur, è ben condotto e adeguatamente descritto.

Studenti: Giulia Fabbri, Martina Gigi, Ilaria Ugolini

Classe: 3^AS

Istituto: Istituto di Istruzione Superiore “Scarabelli – Ghini” Sezione Ghini per Chimica, Materiali e Biotecnologie: Articolazione Biotecnologie Sanitarie di Imola (BO)

Docente: Prof.ssa Giuseppina Brienza

 

Rocket Thrust

Motivazione:La corrispondenza macro-micro è correttamente indicata come base teorica di un’attività sperimentale che però esemplifica solo il livello macro della dinamica dei fluidi. Viene mostrata una notevole ingegnosità nella costruzione delle apparecchiature e nella conduzione dei test, con l’impiego anche di strumenti di elaborazione dati non convenzionali; notevole la soluzione ideata per la misura del tempo di svuotamento, e di conseguenza della velocità, del razzo.

Studenti: Saverio De Franceschi, Alberto Granzo, Marco Gottardis

Classe: 3^AO

Istituto: Liceo Scientifico “Ugo Morin” di Mestre (VE)

Docente: Prof. Stefano Gosparini

 

Relazione fra tensione superficiale ed effetto Marangoni

Motivazione: Il collegamento con il tema del concorso è alquanto debole; discreta però l’originalità dell’argomento prescelto. La parte teorica è adeguata. La parte sperimentale è svolta con accuratezza, sia per quello che riguarda la misura della tensione superficiale, sia per quanto riguarda l’effetto Marangoni. Buona anche l’analisi dei dati.

Studenti: Manuel Bonetta, Teresa Calzetti, Marco Di Blasio, Francesco Grisenti, Annalisa Trevisan

Classe: 2^H

Istituto: Liceo “Romagnosi” di Parma

Docente: Renato Dametti